Immersi in una natura selvaggia e rigogliosa, tra lecci e sugherete, come in una valle incantata si innalzerà Miniera Montevecchio. Questo luogo, esteso su una superficie di 1200 ettari, è rimasto bloccato nel tempo al 1991, anno ufficiale di chiusura. Fondata da Giovanni Antonio Sanna nel 1848, si sono succedute una serie di società italiane, che ne hanno permesso l’attività estrattiva per quasi 150 anni, facendola diventare nel 1950 una delle miniere di Zinco e Piombo più importanti d’Europa.Arrivati nel punto di incontro, lascerete il vostro mezzo nel parcheggio e rispettando tutte le misure di igiene e sicurezza, seguirete la guida attraverso una piacevole passeggiata tra i “Cantieri di Levante”, in cui ne scoprirete l’unicità e la storia, per poi visitare autonomamente, grazie ad un percorso ben delineato, i fabbricati che si incontreranno. Partendo da “Piccalinna”, in cui vedrete il pozzo San Giovanni, le gabbie utilizzate dai minatori per accedere al pozzo minerario, la Lampisteria, la Sala Argano, la Laveria e la Sala Compressori con l’imponente Sullivan: unico nel suo genere! Continuando il percorso, arriverete al cuore tecnologico “Mezzena” con gli stabili: Falegnameria, Fonderia, Officine e Calderai. La seconda guerra mondiale non impedì il lavoro, che si rinnovò grazie alle donne ed alle “produzioni alternative” da loro compiute. Infine, raggiungendo Sant’Antonio avremo una panoramica dei “Cantieri di Levante” con l’imponente “Pozzo Sartori”. Dulcis in fundo, la visita dell’Ex deposito minerario, Casa degli Operai e Stalle, in cui si parlerà del processo di lavorazione del minerale e del suo utilizzo; delle condizioni di lavoro anche della “Moneta Montevecchio”.