Sarà disponibile a breve la Carta delle Chiese minerarie in Sardegna realizzata dall’ingegnere ambientale Massimo Scanu già autore di altre carte a tema minerario/geologico.
Patrocinata dall’Associazione Pozzo Sella, dal Comune di Guspini, dal Comune di Arbus, dall’Associazione Mineraria Sarda, dalla Diocesi di Ales-Terralba e dal sito chiesecampestri.it, la Carta, è stampata in una prima tiratura limitata (250 copie) e descrive lo stato di una trentina di chiese di miniera, oramai in gran parte abbandonate, che sono state centro di culto e di condotta sociale per grandi e piccole miniere attive da fine ‘800 fino alla metà del ‘900 in Sardegna.
Le chiese sono descritte mettendole in relazione ai rispettivi siti minerari di riferimento, utilizzando foto recenti e d’epoca con relativa didascalia descrittiva; una colonna a destra della carta elenca le coordinate geografiche relative alle chiese minerarie. Al centro una carta stradale in scala 1:750.000 in cui sono evidenziate le 8 aree del Parco Geomineario della Sardegna, con relativa legenda.
Una piccola sezione della carta è dedicata anche al Cammino Minerario di Santa Barbara e alla storia della Santa patrona dei minatori.
“Le miniere sono esaurite, i villaggi si sono spopolati, ma le chiese, siano esse aperte al culto o, obsolete e abbandonate o ruderi, conservano il fascino del “Mistero” e profumano di incenso e di memoria.” (dall’introduzione alla carta di Iride Peis)